giovedì 17 luglio 2014

Rumena sì, ma ben fatta

È finito il tempo in cui la scelta di un marchio dall'aspetto più economico nell'acquisto di un'auto voleva dire avere minor qualità o sicurezza.
Ne parla l'articolo "Rumena da primato" di Maurizio Maggi su L'Espresso n° 23 del 12 giugno.
Basti guardare l'esempio di casa Volkswagen dove nello stesso gruppo si trovano da Seat e Skoda a Lamborghini, passando per Audi e Bentley.
L'articolo parla della casa automobilistica Dacia, acquistata nel 1999 da Renault.
A differenza dei primi tempi, nei quali le Dacia presentavano una dotazione più spartana rispetto alle altre utilitarie della stessa categoria (ma con un prezzo diverso), negli anni si sono sempre più evolute e ormai presentano equipaggiamenti tecnologici e di sicurezza al pari delle auto della stessa categoria.
Anche per quanto riguarda affidabilità e assistenza post vendita non cu saranno problemi, dal momento che le auto del marchio rumeno sfruttano gli stessi motori e le stesse officine della Renault.
E, in alcuni paesi queste auto vengono perfino vendute con il marchio Renault.
La Dacia ha una strategia di mercato votata più a perfezionare che ad espandere la gamma, soprattutto per quanto riguarda le categorie (la Dacia produce solo utilitarie, furgoncini e un fuoristrada, il Duster, che negli ultimi anni ha riscosso molto successo ed è stati recentemente aggiornato nel frontale per renderlo più moderno con gli accorgimenti dei giovani ragazzi che lavorano nel centro stile di Bucarest.
Dunque ormai non importa tanto la marca, ma il gruppo del quale essa è di proprietà.

©Abbecedario

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'Fate i bravi!' cit. Sig. Balocco