martedì 10 giugno 2014

Una giustizia di carta

Continuando l'analisi di una notizia al giorno trovata su giornali, riviste, internet, ecc..., ho deciso oggi di commentare l'articolo "E ora giustizia", L'Espresso n 23 del 12 giugno 2014, un'intervista di Giovanni Tizian al Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
In realtà l'articolo parla di tutta la riforma della giustizia in generale, ma io mi sono interessato di una questione in particolare: l'immenso utilizzo di carta da parte della magistratura, così come del Parlamento e di tutti gli altrimenti dello Stato.
Infatti la maggior parte dei documenti, degli atti e di tutto ciò che viene scritto viene poi conservato in una copia cartacea che occupa molto spazio, è difficile da catalogare, costa ai cittadini e non è buono nemmeno per la natura, visto che per produrre la carta bisogna abbattere un considerevole numero di alberi. Inoltre, con la catalogazione cartacea, risulta assai più difficoltoso trovare un documento tra i molti conservati negli archivi, mentre con un archivio informatico attraverso parole chiave ed un sistema di ricerca sarebbe possibile impiegare meno tempo alla ricerca e alla catalogazione dei documenti.
Basterebbe dotare gli uffici di un archivio digitale dove immagazzinare tutti i dati e insegnare alle persone che se ne occupano l'utilizzo dei tag e delle parole chiave, in modo che sia più facile ritrovare i documenti conservati.
Sarebbe già una buona soluzione di risparmio, anche ambientale, visto il numero di uffici che ha lo Stato e il loro consumo di carta.

Nessun commento:

Posta un commento

'Fate i bravi!' cit. Sig. Balocco